Il videomessaggio del Ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Elisabetta Casellati, per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
"Come ogni anno, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne ci ricorda la necessità di rilanciare l’impegno a costruire una società in grado di tutelare e sostenere la condizione femminile.
Nel 2022, in Italia, sono state 104 le donne uccise. Cifre che anno dopo anno non accennano a diminuire.
Le vittime sono quasi tutte accomunate da un tragico e beffardo destino: quello di morire per mano del proprio compagno, tra le mura domestiche.
È una mattanza di proporzioni inaccettabili, in un Paese che in ogni settore è capace di raggiungere vette di eccellenza ma che, evidentemente, fatica ad abbandonare retaggi di epoche passate e retrive.
E i “femminicidi” sono soltanto l’aspetto più tragico e plateale di uno stillicidio di vessazioni e soprusi psicologici, di minacce e di abusi sessuali che non risparmiano ragazze giovani, donne mature e perfino bambine.
È dovere dello Stato, ma anche di tutti i cittadini, contribuire a mettere fine a questa barbarie, costruendo attorno alle donne in difficoltà un cordone di sostegno e di solidarietà.
Penso a misure di sicurezza capaci di prevenire gli abusi e intercettare i reati-spia; penso a una rete di assistenza che possa incoraggiare le vittime a denunciare.
È dovere della società riconoscere a ogni donna la libertà, la parità di genere, il diritto di realizzarsi umanamente e professionalmente.
Ed è dovere delle istituzioni impegnarsi ad abbattere ogni tipo di discriminazione, da quelle nel linguaggio pubblico fino a quelle di tipo economico.
Perché dare a una donna uno stipendio più basso di quello un uomo equivale a una violenza.
Una donna economicamente indipendente è una donna più forte e più libera.
E quando le donne sono forti, libere, emancipate ed economicamente autonome, tutto il Paese diventa più forte, più ricco, più moderno, più evoluto."