Il Consiglio dei Ministri approva in esame preliminare correttivi al Testo Unico FER

Nella riunione delI’11 settembre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che, su proposta del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, apporta modifiche al Testo Unico energie rinnovabili (FER) che punta ad accelerare la costruzione e l’esercizio di impianti a fonti rinnovabili, di accumuli, opere e infrastrutture connesse.

I correttivi proposti tengono in considerazione osservazioni e criticità emerse da un'apposita consultazione scritta con le principali associazioni di settore; le modifiche rafforzano la coerenza della normativa nazionale in materia di regimi amministrativi per le FER con l’ordinamento europeo, essendo peraltro il Testo Unico un atto necessario al conseguimento di una specifica “milestone” del PNRR.

“Con questo correttivo abbiamo voluto dare un’altra risposta concreta al Paese: meno burocrazia, più efficienza, più energia pulita. È una riforma che semplifica le regole e accelera i processi. Perché la transizione ecologica sia un’opportunità di crescita e competitività per l’Italia e non un freno per le imprese” ha dichiarato il Ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri verrà trasmesso alla Conferenza unificata per l'acquisizione dell'Intesa, per poi essere sottoposto all'esame del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.

 

In sintesi

Il Testo Unico FER, entrato in vigore il 31 dicembre 2024 ed oggetto di correttivo con il provvedimento adottato, è stato proposto dal Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Casellati, dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e dal Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, e prevede tre “binari” amministrativi: l’attività libera, la procedura abilitativa semplificata, l’Autorizzazione Unica.

Con il testo aggiornato vengono rimossi ostacoli procedurali per interventi che non richiedono nuovo consumo di suolo e per l’integrazione degli accumuli, elementi chiave per la stabilità della rete. Viene estesa inoltre la portata del regime dell’attività libera ad alcune tipologie di interventi a impatto ambientale e paesaggistico zero o comunque minimale.

Altra novità è correlata alla ulteriore semplificazione amministrativa per gli interventi di rinnovo di impianti esistenti e il loro upgrade, favorendo il repowering senza determinare duplicazioni degli adempimenti.

Innovazione di particolare rilievo riguarda la previsione di appositi meccanismi per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative alle procedure amministrative, gestite da Acquirente unico sulla base delle direttive di ARERA e a titolo gratuito per le parti interessate. L'obiettivo è quello di favorire soluzioni conciliative ed evitare così ricorsi e opposizioni che possono determinare ritardi nella realizzazione dei progetti da fonti rinnovabili. È infine potenziata la Piattaforma SUER, lo Sportello Unico delle Energie Rinnovabili per le FER.