12 marzo 2019
“Il Parlamento europeo ha approvato la riforma dell’ICE, l’iniziativa dei cittadini europei. Si tratta di un istituto fondamentale perché consente di partecipare ai processi decisionali e alla definizione delle leggi in Ue. Con questo strumento un milione di cittadini europei, residenti in almeno un quarto degli Stati membri, può invitare la Commissione europea a presentare una proposta normativa su un determinato tema. L’ICE non è quindi vincolante e, inoltre, prevede un sistema di raccolta firme farraginoso. In questo senso il M5S in Europa, come ha spiegato la nostra Eleonora Evi - M5S Europa, si era battuto per potenziare uno strumento prezioso per avvicinare le istituzioni ai cittadini e colmare così il deficit di democrazia a livello comunitario”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, che aggiunge: “La riforma appena approvata prevede invece l’eliminazione dal 2023 del sistema di raccolta firme individuale, determinante per stimolare il dibattito sui temi e rendere più agevole la raccolta firme. Inoltre è fissata una sola audizione del comitato organizzatore e questo riduce al minimo il confronto con i cittadini. Con un colpo di coda proprio sul finire della legislatura, i partiti si sono schierati contro la partecipazione dei cittadini”. “Questa riforma dell’ICE è un segnale di debolezza dei partiti, che di fronte alla ventata di cambiamento anche nelle istituzioni europee hanno scelto di arroccarsi a difesa di un sistema chiuso e autoreferenziale. Noi cambieremo l’Ue rimettendo al centro i cittadini, per una nuova Europa della democrazia diretta”, conclude.